Salamandra
                  La materia incandescente	  
	  
	  
	        
        
  
  
      
        
    
  
	
	         
      	
    
           
Vertice forse massimo di un climax ascendente formatosi lungo un percorso di scrittura non solo personale ma soprattutto transgenerazionale, on land (Prufrock Spa, 2024) di Antonio Perozzi non è solo un libro, una raccolta di poesie o semplicemente – come si può leggere in quarta di copertina – un “tentativo di esaurimento del paesaggio attraverso la descrizione”, ma qualcosa di ben diverso.
 
 
  
     
  
   
  
    
  
	
	         
      	
    
          Dente che il dente spezza e non rigenera
 
 
  
     
  
   
  
    
  
	
	         
      	
    
          Letture e testi a confronto a partire da "Lo splendore I, L'infanzia di Hans"
 
 
  
     
  
   
  
    
  
	
	         
      	
    
          Bisogna prima intendersi su una faccenda: la voce bambina del poeta che state per leggere, bambina non lo è più. Non perché, dal precedente suo lavoro, il suo versificare si è fatto più esperto, senza cadere nel mestiere, e più limpido, ma senza perdere le ombre. 
 
 
  
     
  
   
  
    
  
	
	         
      	
    
          Con questa selezione di poesie (almeno una per secolo) dalla tradizione a tema uovo ci siamo ritrovati in una situazione simile a quella che ci era capitata cercando di individuare almeno un fossile per secolo dal 1300 al 2000
 
 
  
     
  
   
  
    
  
	
	         
      	
    
          [...] dicevano: come ti giustifichi? 
dicevano: ma ti giustifichi, tu?
 
 
 
  
     
  
   
  
    
  
	
	         
      	
    
          la vita non è un luogo pericoloso –
La "Preghiera in febbraio" di Lucia De Carli
 
 
 
 
  
     
  
   
  
    
  
	
	         
      	
    
          La noia è un meccanismo che si mette in azione per proteggere da ragionamenti e situazioni che potrebbero far sprofondare nella reale tristezza, o più. Equivale ad una nausea che ribolle nello stomaco senza che si possa prevedere se e quando arriverà la rimessa. Nella persona si perpetua uno stato di niente e, allo stesso tempo, di attesa di qualcosa, che ancora le è sconosciuto.
 
 
  
     
  
   
  
    
  
	
	         
      	
    
          È una notizia da festeggiare ogni volta che esce un nuovo libro di un vero poeta, specialmente quando, come nel caso di Antonio Veneziani, sono passati anni dal suo ultimo lavoro. L'autore del memorabile esordio Brown Sugar del '79 ha affidato alle lodevoli edizioni Il Simbolo di Maurizio Gregorini il suo ritorno in volume con Il tempio dell'anima.
 
 
  
     
  
   
  
    
  
	
	         
      	
    
          Le ragazze di Creta hanno una mappa / impressa sulla pianta del piede. / Quando battono la terra nella danza, / il labirinto trema corno, zanna / e unghia fino a sfarsi nella polvere – / l’intrico delle viscere si scioglie.
 
 
  
     
  
   
     
  
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