Salamandra
La materia incandescente
Dicevano: come ti giustifichi? / dicevano: ma ti giustifichi, tu?
Leggendo Quid noctis, silloge inedita di Davide Colletta, si ha l’impressione di osservare i luoghi e le persone raccontati attraverso una lente di ingrandimento: “dovrò sgranare di più l’orizzonte. Restare / tra i contorni”. Restare tra i contorni per Colletta non significa solo aderire a una realtà incomprensibile, dove “tutto s’invortica” appena provi a dargli un nome: è un altro modo di indicare il limite a cui la sua poesia tende, quello contro cui si avventa e si schianta.
Vertice forse massimo di un climax ascendente formatosi lungo un percorso di scrittura non solo personale ma soprattutto transgenerazionale, on land (Prufrock Spa, 2024) di Antonio Perozzi non è solo un libro, una raccolta di poesie o semplicemente – come si può leggere in quarta di copertina – un “tentativo di esaurimento del paesaggio attraverso la descrizione”, ma qualcosa di ben diverso.
Dente che il dente spezza e non rigenera
Letture e testi a confronto a partire da "Lo splendore I, L'infanzia di Hans"
Bisogna prima intendersi su una faccenda: la voce bambina del poeta che state per leggere, bambina non lo è più. Non perché, dal precedente suo lavoro, il suo versificare si è fatto più esperto, senza cadere nel mestiere, e più limpido, ma senza perdere le ombre.
Con questa selezione di poesie (almeno una per secolo) dalla tradizione a tema uovo ci siamo ritrovati in una situazione simile a quella che ci era capitata cercando di individuare almeno un fossile per secolo dal 1300 al 2000
[...] dicevano: come ti giustifichi?
dicevano: ma ti giustifichi, tu?
la vita non è un luogo pericoloso –
La "Preghiera in febbraio" di Lucia De Carli
La noia è un meccanismo che si mette in azione per proteggere da ragionamenti e situazioni che potrebbero far sprofondare nella reale tristezza, o più. Equivale ad una nausea che ribolle nello stomaco senza che si possa prevedere se e quando arriverà la rimessa. Nella persona si perpetua uno stato di niente e, allo stesso tempo, di attesa di qualcosa, che ancora le è sconosciuto.
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