Salamandra
La materia incandescente
È una notizia da festeggiare ogni volta che esce un nuovo libro di un vero poeta, specialmente quando, come nel caso di Antonio Veneziani, sono passati anni dal suo ultimo lavoro. L'autore del memorabile esordio Brown Sugar del '79 ha affidato alle lodevoli edizioni Il Simbolo di Maurizio Gregorini il suo ritorno in volume con Il tempio dell'anima.
Le ragazze di Creta hanno una mappa / impressa sulla pianta del piede. / Quando battono la terra nella danza, / il labirinto trema corno, zanna / e unghia fino a sfarsi nella polvere – / l’intrico delle viscere si scioglie.
Nella sua opera prima Quando tornerai sulla terra, pubblicata nel 2024 per Arcipelago Itaca con prefazione di Giuseppe Nibali, Silvia Atzori fa i conti con cosa sia casa e cosa corpo. Si configura così uno spazio tra vestito e corpo: poesia è proprio questo lasciare spazio, questa stanza che ingrandisce mano a mano che proseguiamo tra le sezioni.
Morena, mi presteresti il tuo sorriso per mezz’ora? / Mezz’ora soltanto, basterebbe a corteggiare il mondo intero; / io, col mio, farei dono agli altri a usarlo meno: / il giorno perde luce, se sorrido, la luna si fa suora.
Come Antonio Bux segretamente è Corrado Govoni
ho pronunciato il mio buio. // dalla schiena si separano le ali. vibrano. la madre rompe / la placenta. esce.
Una lettura parallella di due poeti "milanesi": Giuseppe Parini e Mario Santagostini.
Quando esco, / subito comincia a grandinare: / il finestrino esplode, il montante / si piega, la mia macchina è ferita.
Immagine in evidennza: Bologna Arches di Vladislav Yeliseyev
Nella poesia di Sabrina Amadori bruciare è costruire luce. Eppure la parola buio è quella che compare più spesso all’interno della sua silloge, di cui un estratto è comparso nell’antologia: “La poesia che si fa città” a cura di Tommaso Di Dio e Paolo Giovannetti (Zacinto Edizioni, 2024). Questo buio non fa tanto pensare alla notte— più a una scatola, a qualcosa di chiuso e finito. Sebbene sia “ancorato” da una cerva e al suo interno si profilino oggetti naturali, come un albero o un campo, la domanda che regge questa raccolta è sulla casa: «Che donna sei se non ami la tua casa?».
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