Salamandra
La materia incandescente
[...] appare evidente che la letteratura ha il compito di sviluppare e narrare uno sguardo complesso sullo spazio come luogo di relazioni, contrapponendo alla dispersività globalizzata la concentrazione di significati tipica di uno sguardo locale, e alla visione apocalittica e auto assolutoria una consapevolezza r-esistenziale dell’essere al mondo in una società complessa. [...]
Non spiegherò chi è Bartolo Cattafi (c’è già un sito ufficiale per queste cose: https://www.bartolocattafi.it o altri articoli), dico giusto che è nato nel 1922 e morto nel 1979. Preferisco individuare un itinerario arbitrario ma soddisfacente lungo tutta la sua produzione, seguendo alcune poesie che hanno a che fare con il volo. Per soddisfacente intendo questo: capace di fare abbastanza per chi lo sta leggendo, cercando di essere all'altezza di chi si è approcciato al testo.
In occasione dell'uscita per Vallecchi di Memoria, il libro in cui Umberto Piersanti riflette sulla sua parola amata, il poeta urbinate ci offre un inedito che rappresenta l'essenza della memoria e uno sguardo nitido, incantato e duro sull'infanzia, il ricordo e la storia. Per festeggiare il lancio del nostro sito scegliamo le parole di un poeta che ''fuori del tempo'' sa guardare il tempo come pochi altri.
Foto di Dino Ignani
Quattro poesie dal nuovo libro di Rosita Copioli, I fanciulli dietro alle porte, uscito per Vallecchi Firenze nel 2022, primo raccolta di poesia contemporanea edita nella collana
Il titolo con cui Amelia Rosselli pubblica il suo primo libro vero e proprio è Variazioni Belliche, che nel 1963 viene alla luce presso Garzanti. Si tratta di un nome emblematico, che racchiude in sé una poetica ben precisa: tanto in poesia quanto in musica, la variazione rappresenta un dispositivo artistico efficace quanto politico. Non mi propongo, qui, di analizzare la raccolta presa in considerazione, quanto di tentare di chiarificare l’utilizzo di questo strumento.
Un simbolo come la maschera, che nasconde molte cose ma che ne rivela altrettante (soppiantando, sostituendo a un'apparenza vecchia un'apparenza nuova, a un significato un altro), ha sempre trovato grande spazio nella tradizione poetica, tra ricontestualizzazioni e appropriazioni.
Una lettura verticale di poesie sulla salamandra, da compiere a salti di quattrocento anni: dal duecentista Chiaro Davanzati a Giambattista Marino, capofila del gusto secentesco, fino ad arrivare a un contemporaneo dei nostri primi anni duemila, Fabio Pusterla.
Chiaro Davanzati (1240 c.a.-1304)
DALLE "RIME"
La salamandra vive ne lo foco,
ed ogni altro animale ne perisce;
ed a'llei sola par sollazzo e gioco,
e solamente dentro si nodrisce;
Recentemente (2022) edito da Garzanti, Mario Santagostini, questa volta autore del Libro della lettera arrivata, e mai partita, è riuscito a coniugare la consueta speculazione in versi, sulla scia, per esempio, dell’ipotesi riguardante l’esistenza di due paradisi in Nuove poesie (1999) .
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