Davide Quarracino - poesie inedite

Una sapienza naïf
2 Marzo 2025

 

Sono passati dieci anni (era il 2015) dall'esordio di un allora giovanissimo poeta, Davide Quarracino. Quel libro si chiamava Frangiflutti, icastico titolo che già rimandava a un movimento carsico e ricorsivo della sua poesia, improntata a cogliere, della realtà, attimi minimi, scarti decisivi in testi (più spesso epigrammi, ma anche prose poetiche) di vera epifania.

Ora Quarracino di anni ne ha trenta, e si può affermare che quel suo esordio s'impone ancora oggi, alla memoria di chi scrive questa presentazione, come l'atto di nascita di un poeta vero, sfacciatamente “romantico”, devoto a una parola semplice ma mai scarnificata, quasi che l'urgenza primaria sia arrivare quanto più vicino possibile al cuore del lettore con tutta l'onestà, tutto il suo cuore a nudo. Ma questo passo d'approssimazione, che mentre avanza studia e registra e mentre registra scrive, in Quarracino non è mai indolore – lo si nota ancor meglio, dieci anni dopo, negli inediti qui proposti; c'è il rischio della cecità, perché (come nella poesia 2:51) i fantasmi appaiono solo a chi si dispone / a realtà parallele, si tratti del fantasma della giovinezza o di fantasmi d'amore (come Morena, la ragazza cui il poeta chiede in prestito il sorriso per mezz'ora per poter corteggiare il mondo intero - e qui tornano alla mente i versi di Biancamaria Frabotta: mi presti i tuoi occhi per guardarti? […] Chiunque vorrebbe i tuoi occhi per guardarsi. Nell'uno e nell'altro caso, devozioni improntate a uno stare più attento nel mondo).

Per Davide Quarracino l'intelligenza è un sentimento. Così di questo poeta si può dire che sia sentimentale senza mai il dubbio di incorrere in sentimentalismo alcuno. E proprio nel gesto con cui pone i versi sulla pagina, con partecipazione e distacco insieme, portandosi a una vicinanza scottante col lettore, come si è detto, preferendo al clamore la pacata eleganza di uno stile piano, in quel gesto e in questa attitudine sembra di ritrovare la voce felicemente fuori coro, fuori tempo, sapientemente naif di Carlo Bordini. Una sapienza naif: credo sia una formula esatta anche per la poesia di Davide.

 

 

 

SOMIGLIANZA

 

Mi vorrei dipingere

a tua immagine e somiglianza,

mi farei impiantare

la tua testa dentro e fuori,

non essere più me,

essere te che mi ami,

non essere più me,

essere te perché mi ami

in modo reale

e puoi sentirmi

senza sentire,

l’aria mia

puoi toccarla.

 

*

 

2:51

Ti faccio una rivelazione.

In una fabbrica abbandonata

dietro casa mia, si aggira

un fantasma che appare

solo a chi si dispone

a realtà parallele

ogni notte alle 2:51

degli infrasettimanali.

Lo puoi vedere solo

se pulisci gli occhiali.

 

*

 

SORRISO

 

Morena, mi presteresti il tuo sorriso per mezz’ora?

Mezz’ora soltanto, basterebbe a corteggiare il mondo intero;

io, col mio, farei dono agli altri a usarlo meno:

il giorno perde luce, se sorrido, la luna si fa suora.

Tutt’a un tratto, invece, sentirsi dire sempre sì.

Un tuo sorriso ovunque in uno sguardo,

tu non li rapisci soltanto, tu lavori con indulgenza

e fai sperare anche quando non c’è nulla.

Fa chiudere un occhio, il tuo sorriso frena le lingue.

Fa parlare chiaro, dimenticare offese.

Fa sacrificare la dignità.

Tutti d’accordo li mette, nel disaccordo

e poi guardano in silenzio parti opposte.

Per il tuo sorriso, si svegliano presto e fanno piano

perché dormi. Piangono soli e di nascosto a te.

Per il tuo sorriso, pensano alle stesse cose tue

ma sono altrove.

 

*

 

CARA

 

Priva di dolori e festaiola sempre, ricordo

quando cantavi una canzone alla finestra.

Come non affezionarsi a una creatura

tanto cara? Non fosse che per pietà, spirito

assistenzialista - inscalfibile

vocazione alla dolcezza.

 

*

 

VOLA

 

Sai, quando sono da solo e nessuno

dà noia, può capitare che cada

dal nulla un pensiero intelligente, uno

soltanto, che poi voli via, com'è venuto.

Come te, com'è giusto che sia.

 

 

 

 

 

 

 

 

Davide Quarracino (1995) è nato a Santa Maria Capua Vetere. Ha esordito nel 2015 con la raccolta poetica Frangiflutti (Lietocolle) vincendo il Premio Camaiore Opera Prima. Ha scritto per musica, cinema e teatro, collaborando con realtà quali Peer music, Sony, Foolica. Attualmente collabora con numerosi musicisti e, come sceneggiatore, con realtà cinematografiche indipendenti. Gli inediti qui proposti fanno parte di una nuova raccolta inedita.