Gli dei della guerra (fuori del tempo)

In occasione dell'uscita di Memoria il poeta ci offre un bellissimo inedito
1 Maggio 2023

Gli dei della guerra

(fuori del tempo)

 

erano gli dei della guerra,

non sarebbero mai morti,

quei soldati dall’ampio sorriso

sotto le bustine o gli elmi

larghi, tutt’attorno alla fronte,

sempre così forti e agili

scendere dai camion

e dalle jeep,

regalare cioccolate alle sorelle,

cantare verso sera

tutti in cerchio,

in una lingua strana,

adatta a quella musica

diversa e rotta,

così diversa dai canti

della madre e le sorelle

 

andavano a combattere

a Tavoleto contro i tedeschi

dagli elmi schiacciati,

soldati duri come il ferro

 

ma nessuno moriva,

questo pensavi

a quattro anni

affacciandoti al cancello 

dell’orto immenso,

quei soldati erano immortali,

cadevano sotto il fuoco,

forse morivano,

ma per poco,

poi si rialzavano

e tornavano alla guerra

 

ma forse tutto

durava per sempre,

andare alla pineta

alla sorella per la mano

e la cucina

sarebbe stata sempre quella,

bassa, con l’inferriata

attaccata all’orto

 

c’è stata una stagione,

sì, c’erano i giorni

e le ore,

ma erano eterne,

il tempo uguale

e assoluto

 

ora lo sai,

quei soldati magari

non sono morti

a Tavoleto,

di loro quasi nessuno

gode il sole

 

a marzo guardavi

le viole attorno al pino,

vuoi che il tempo

non entri

dentro quel cerchio

 

ottobre 2022

 

Foto Dino Ignani