Ritorno

Una poesia inedita di Elio Pecora
12 Luglio 2023

 

RITORNO

                 a G.

 

 

Può la bellezza lacerata 

non perdere la sua luce,

può un fitto parlottio 

farsi musica gentile.

La folla, stretta nei vicoli, 

è un corpo che avanza;

nomi, grida, richiami: 

un unico fiato. 

 

A Portalba una voce canta: 

“…un istante a sorridermi ancora…”, 

scansa l’acuto, sconcorda 

la musica della radiola 

posata per terra. Il ragazzo 

chiede al vecchio: “Che roba 

è questa?” e l’altro, malinconico:

“Una romanza di Tosti!” 

(la cantava sua madre 

nel tempo del “mai più”.)

Ora il ragazzo è curvo 

su file di libri usati, ne trae 

un Cechov, una Ortese.

Nel pomeriggio tiepido 

dicembre appronta feste

per antiche contentezze.

 

Che n’è dell’adolescente 

incerto? e delle sue promesse 

in un’età di smarrimenti?

e di tante presenze

cedute alla memoria? 

Quali ingannevoli approdi! 

L’ora è questa e mai più:

in cielo la luna trasparente.

 

Città da tanto lasciata

in un giorno di luglio,

di quale amore amata

se il pensiero s’annebbia?

Forse il ritorno è un’ansa

di ritrovata allegria,

forse il segreto è partirne.

per ritornare.

 

 

 

 

              

                              19 dicembre 2019

 

(Foto di Dino Ignani)