Diego Ghisleni - poesie inedite

Approssimare / il due all'uno
2 Settembre 2025

Foto di Dino Ignani

 

 

 

In questa selezione di poesie di Diego Ghisleni c'è un'immagine non detta, ma presente lo stesso. Infatti, questi testi sembrano quasi fatti a forma di bilancia (del tipo a due bracci, ciascuno col proprio volume da reggere) che valuta la differenza fra due corpi, ne segna la distanza o vicinanza con un dislivello lungo un asse costante per un equilibrio che spieghi il loro peso e diventi un ordine, una norma. Nei testi di Ghisleni, a livello metrico succede qualcosa di simile: è frequente come misura il verso doppio (la terza poesia si apre con due quinari doppi seguiti da un endecasillabo che nella prima metà ha di nuovo un quinario e nella seconda un senario che prepara il verso subito successivo, un senario doppio, facendo da perno della bilancia), o comunque la distribuzione per riprese e intervalli di segmenti nel verso della stessa misura. Ma questo succede anche al livello dell'immaginario: "noi / due mezze misure in pieno vento" ; "approssimare / il due all’uno l’uno / allo zero" ; "E noi saremo morti un giorno per l’ultima volta, / altri volti ci riguarderanno, / saliremo a turno nella musica"; "A lei / vanno le ombre [...] / a lui va la vita": c'è il tentativo di definire il peso esatto dei due soggetti coinvolti in una dinamica comune, fatta di innalzamenti e abbassamenti, e infatti la bilancia nello zodiaco è un segno d'aria, i suoi bracci che non possono sollevarsi insieme, che perché salga l'uno occorre l'altro scenda.

 

 

 

LA CANCELLATA

 

                  Oskar Kokoschka, La sposa del vento

 

 

Senti, in lontananza il temporale

è iniziato e il presagio

che ti riga la guancia mentre dormi

non può che essere una lacrima –

le mani erano quelle

allacciate alle tue dentro una notte

che non è mai questa –

me ne chiedi ragione tra un istante,

mezza esistenza sfumata nel sonno, noi

due mezze misure in pieno vento.

 

*

 

Dirsi che è ora, approssimare

il due all’uno l’uno

allo zero eludere incontri

che il sotto rimanda

da intere stagioni,

dirselo tra ricordi

quando gli anni arretrano

fino alla sassaia.

 

*

 

Mentre declino i suoi lineamenti

in questa trama di carta indago

se veramente sfiancare la lingua

fintanto che tiene raggiunga l’intento

di fermarla.

 

*

 

Malinconia sottile eredità, destino

delle più amate storie – ma occorre

contenere il lamento, chi vive intorno non tollera

il frastuono degli assenti.

E noi saremo morti un giorno per l’ultima volta,

altri volti ci riguarderanno,

saliremo a turno nella musica.

 

*

 

VIA DEI CHIOSI

 

 

I

 

Il vialetto di casa slavato

alla fine della grandine il bacio

degli atomi di ghiaccio.

Anche oggi ho provato a svegliarmi, mia madre

sparecchia per non parlare.

Nessuno sa com’è pietoso

il tepore del sonno in via dei Chiosi.

 

II

 

Il biancore che cerchia la Madonna del Bosco

sa come inventare la mattina:

appena un po’ più a lungo sparge

le ombre sfatte, accorda agli occhi chiusi

la difesa tremenda.

 

*

 

FONDAMENTE NOVE

 

 

Verticale a mezzogiorno la luce

sa tutto quanto il corpo. A lei

vanno le ombre. Qualcuno ha visto

una colonna nera, zattere

in fila verso il San Michele.

 

Ha l’ossessione dei fiori, il cimitero,

alza mura di memoria, del resto

la laguna riflette com’era

essere intera tra i suoi canali.

Si riempie di altri, il cimitero,

una storia di ricordi – a lui va la vita,

in mezzo ai fiori.

 

 

 

Diego Ghisleni (Bergamo, 1999) si è laureato in Lettere Moderne all’Università degli Studi di Milano con una tesi su Silvia Bre. Co-dirige MediumPoesia (www.mediumpoesia.com ) e Aratea Cultura (www.arateacultura.com ). Suoi interventi critici, saggi e recensioni compaiono su Aratea, MediumPoesia, La Balena Bianca, l'immaginazione, Oblio e L'Ulisse. Ha pubblicato una sequenza di poesie nell'antologia "La poesia che si fa città" (Zacinto, 2023), a cura di Tommaso Di Dio e Paolo Giovannetti. Ha curato le rassegne "Dialoghi tra generazioni poetiche" (2022) e "Percorsi tra lirica e ricerca" (2023) a Bergamo.